Abruzzo | Stato di calamità, D’Alfonso: Tra dubbi e promesse elettorali su risarcimenti agricoltori


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25 Gennaio 2024


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L’AQUILA – “Apprendiamo dalla stampa che dopo la Regione anche il ministro dell’Agricoltura ha riconosciuto lo stato di calamità per i danni subiti dagli agricoltori nella primavera 2023. Credo che affermare: ‘non si chiede l’intervento dell’Europa per accorciare i tempi dell’erogazione degli aiuti evitando la negoziazione’ non risponda al vero”.

Lo scrive in una nota il coordinatore regionale di Demos Abruzzo Alfonso D’Alfonso, che sarà candidato nella lista dei Progressisti nella coalizione di centrosinistra a sostegno del professore Luciano D’Amico.

“La verità è nota alla nostra categoria composta da contadini – osserva –per la Comunità Europea la tipologia di danni da noi subiti non sono rimborsabili in quanto assicurabili. La peronospora è la conseguenza di piogge prolungate e non il danno derivante da un evento eccezionale ed imprevedibile. In parole semplici ormai le misure in essere per il ristoro dei danni in agricoltura sono obsolete e quindi bisogna attrezzarsi per tutelarsi dal cambiamento climatico in essere”.

“Abbiamo altresì appreso – aggiunge D’Alfonso – che per la presentazione delle domande di rimborso presso AGEA occorreranno minimo un paio di mesi, vale a dire dopo il 10 marzo, data in cui andremo a votare. Dato che a pensare male si fa peccato, ma spesso ci si azzecca, considerato che con la delibera della Giunta regionale non viene stanziato un euro, con il provvedimento del Consiglio regionale approvato nella notte del 28/12 credo che ci sia copertura certa solo per 6.000.000 di euro. La cosa più importante da sapere, e che fa la differenza tra una delle tante promesse elettorali, è se sono stati già stanziati dal Ministero i circa 600.000000 di euro a cui ammonta il danno da risarcire sull’intera regione,  ovvero quando ciò accadrà, comunque sempre prima la data del voto”.

“Ovviamente – continua – non posso sapere se i rappresentanti della nostra categoria sono già in possesso di questa informazione. Se così fosse prima ne veniamo messi al corrente prima ci tranquillizzeremo. Altrimenti non ha senso parlare di tempistiche o addirittura di tipologia di domande se prima non sappiamo quanti euro sono concretamente disponibili”.

“Confido che in un modo o nell’altro, il mio dubbio venga presto risolto positivamente perché gli agricoltori non meritano che dopo il danno ci sia anche la beffa”, conclude D’Alfonso.