DEMOS Liguria: richiesta alla Regione di stanziare fondi per inquilini in difficoltà
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13 Maggio 2020
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Da Genova Today e Genova24
Democrazia solidale - DEMOS Liguria ha inviato una lettera alla Regione per chiedere uno stanziamento straordinario di 3,5 milioni di euro per il sostegno una tantum all'affitto a favore di famiglie in gravi condizioni economiche, accentuate in particolare dalla condizione di disoccupazione totale o parziale determinata dalla pandemia. Detto stanziamento dovrà consentire la riduzione del peso del canone di affitto del 50% per tre mensilità nell'anno 2020.
La richiesta riguarda il pagamento degli affitti su alloggi di proprietà, sia privata che pubblica. «Lo stato d'emergenza - si legge nella lettera - e il confinamento imposto da molte settimane stanno determinando grave disagio e difficoltà economiche per molte famiglie che vivono in affitto. Diverse regioni italiane, già nel mese scorso, hanno approvato delibere che hanno previsto un contributo una tantum per il sostegno al pagamento dell'affitto. Esempi sono gli importanti provvedimenti straordinari adottati da
Regione Piemonte, con uno stanziamento di 3,6 milioni di euro per ottomila famiglie per abbattere, con soglie, l’incidenza del canone al 28% del reddito complessivo;
Regione Lazio, con uno stanziamento di 22 milioni di euro e che prevede un contributo del 40% del costo di tre mensilità nell’anno in corso;
Regione Toscana, con uno stanziamento di 8 milioni di euro con un contributo massimo mensile di 300 euro per tre mensilità;
Regione Campania, con uno stanziamento di 6,5 milioni di euro con un contributo massimo mensile di 250 euro sempre per tre mensilità;
Regione Sicilia, con uno stanziamento di 7,5 milioni di euro per 5 mila famiglie con un aiuto economico che varierà da 1.200 a 1.800 euro».
«Le famiglie - prosegue Demos - in affitto in Liguria sono 92mila; di queste si ritiene, secondo i calcoli dei sindacati inquilini regionali, che circa il 40% vivano in una condizione di disagio economico permanente, accentuato in questa fase da una ulteriore riduzione di reddito. Ciò fa ritenere che i poveri assoluti, quindi non in grado di provvedere in maniera sufficiente ai loro bisogni primari, in Liguria siano oltre 120mila cioè l'8% della popolazione complessiva di fronte a un dato nazionale del 6,9%. Una condizione sociale che riteniamo altamente rischiosa, insostenibile e gravida di conseguenze negative per la convivenza civile, considerando che i Comuni ed i servizi sociali in Liguria non sarebbero in grado di fronteggiare una ulteriore e surriscaldata pressione sociale».
«Alla luce di questo contesto regionale - conclude la lettera - pensiamo che sia doveroso, da parte della Giunta Regionale Ligure, dare un segnale in questo senso in accordo con tutte le amministrazioni comunali liguri, secondo le segnalazioni che da queste già da tempo vengono evidenziate».
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