Chi semina il terrore nel Nord del Mozambico, tra depredazioni di risorse naturali e povertà estrema
Articolo scritto il
31 Gennaio 2021
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Mario Giro su Repubblica.it
Nell'arco degli ultimi 20 anni - racconta Mario Giro, tra i massimi esperti di geopolitica africana, in questo video tratto da Africa, la rivista del continente vero - contro una popolazione già povera e divisa da conflitti e contenziosi di natura etnica, tra pescatori musulmani e altri gruppi cristiani, si è scaricato addosso l'impatto del commercio legale e illegale dei rubini, del legno e di numerose altre ricchezze naturali, al centro del quale ci sono aziende statali cinesi e multinazionali britanniche. A tutto questo si aggiunge poi lo sfruttamento legato al petrolio e al gas custodito nel sottosuolo mozambicano. Tutto questo cade addosso ad una popolazione povera, senza grandi difese, senza efficaci rappresentanze e nel silenzio e indifferenza generale. Dunque non deve sorprendere che ad un certo punto ci sia una reazione. Se tutto questo negli anni '70 avrebbe dato luogo a formazioni armate d'ispirazione comunista, oggi quella reazione ha il volto e la rabbia della jihad. Ne è la prova che anche numerosi giovani cristiani si sono uniti ai gruppi armati jihadisti
(video Africa Rivista)
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