Ciclo di seminari – Mario Giro e la globalizzazione


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2 Dicembre 2020


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La globalizzazione è in crisi ma non finirà. Spesso è affrontata dall’alto: geopolitica, strategie economiche, alleanze tra potenze, in una parola, «hardpower». Pur partendo da tali premesse, il Ciclo di seminari tenta una lettura dal basso: fenomeni culturali, impatto delle emozioni (in particolare della paura), disagio giovanile, religioni e società, passione populista, perdita di influenza della democrazia, fenomeno urbano.… La tesi è che la società stessa, nelle sue inestricabili complessità, cerca una autonoma risposta, non legata al potere ma incidendo sui processi democratici. Se la confusione è la stessa e medesime sono le incertezze, le società “civili” mondiali incarnano un softpower sempre più diffuso e difficile da interpretare. Questi incontri provano a fare alcune analisi (sia da nord che da sud), senza la pretesa di essere esaustivi ma sfuggendo le semplificazioni.

Mario Giro (Roma, 1958) è viceministro degli Affari Esteri. Membro della Comunità di Sant’Egidio, è esperto di Africa, Islam e mediazioni. È stato coinvolto in numerosi processi di pace in Algeria (1994-1995), Kosovo (1998-1999), RDC e il Burundi (2000), Costa d’Avorio (2002-2011), Liberia (2004-2055), Togo (2003), Darfur (dal 2004), Nord Uganda (2006-8), Guinea (2007-2011), Niger (2011), Libia (dal 2011), Centrafrica e Mali. Ha pubblicato Algeria in ostaggio (con Marco Impagliazzo, 1997), Gli occhi di un bambino ebreo (2005), Noi terroristi. Storie vere dal Nordafrica a Charlie Hebdo (2015), La globalizzazione difficile. Ridisegnare la convivenza al tempo delle emozioni(2018), Global Africa. La nuova realtà delle migrazioni: il volto di un continente in movimento(2019), Guerre nere. Guida ai conflitti nell'Africa contemporanea (2020). Nel 2010 ha ricevuto il Premio per la Pace Preventiva della Fondazione Chirac. Attualmente è professore all'Università per stranieri di Perugia ed è il Presidente di Democrazia Solidale - DEMOS.