Comunità Energetiche: uno strumento per la lotta alla povertà sul territorio
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22 Settembre 2023
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Demos è un partito che, come gli altri, sviluppa la sua azione su tutti gli ambiti e i temi della Politica, ma lo fa da un particolare punto di vista:
La tutela di chi è svantaggiato, di chi è povero, fragile e che, in questa società moderna è relegato ai margini.
Una nuova dimensione della povertà, oggi, è quella energetica che deriva dalle difficoltà di accesso all’energia, sempre più cara. Non solo a troppi mancano i mezzi economici per sostenere i consumi ma anche i mezzi per accedere alle tecnologie che favorirebbero la diminuzione delle spese e dei costi, soprattutto per chi ne ha più necessità.
Da decenni l’Italia sostiene l’efficientamento energetico aiutando il cittadino e l’impresa a dotarsi di tecnologie più efficienti e meno inquinanti: la rottamazione delle auto, la sostituzione degli elettrodomestici e delle dotazioni tecnologiche delle abitazioni (caldaie, impianti di illuminazione, la promozione dei pannelli fotovoltaici ecc.). E da decenni eroga rilevanti incentivi per consentire a famiglie e imprese di accedere alle fonti rinnovabili.
Ma questi aiuti, talvolta insufficienti, non hanno mai riguardato i più poveri; la realtà è che se si detiene un reddito sotto i 30000 euro l’anno, o addirittura se non si detiene reddito, aiuti e incentivi sono resi inaccessibili. Alla fine il più povero guida un’auto più inquinante, che consuma di più; non riscalda la sua casa con caldaie di nuova generazione ma con sistemi molto più costosi e inquinanti e non sostituisce i suoi elettrodomestici con modelli nuovi di categoria A. In altre parole, chi è povero, a parità di consumi, è sottoposto a costi molto più elevati rispetto a chi ha una situazione economica più agiata, oltretutto danneggiando l’ambiente a di scapito di tutti.
Reputiamo utile dunque presentare il tema delle Comunità Energetiche, introdotte dall’Unione Europea già nel 2018, come strumento necessario per iniziare a colmare tali diseguaglianze. Purtroppo in Italia stentano a decollare e il loro mancato progresso priva il nostro territorio, a partire dai Comuni, di un innovativo modello che potrebbe efficacemente contrastare la povertà.
Perché bisogna farle e perché non si riescono a fare. Potenzialità, limiti e difficoltà di uno strumento indispensabile per abbattere la bolletta di chi è povero e per una transizione energetica solidale. Di seguito potete trovare delle slides di presentazione del tema dove si spiegano le Comunità Energetiche in tutti gli aspetti, nella speranza che possa diventare una battaglia comune.
NOTA: lo scorso 27 luglio si è svolto il seminario webinar ‘Le Comunità Energetiche: uno strumento per la lotta alla povertà sul territorio’. Hanno partecipato e contribuito allo sviluppo del lavoro: Fernando Codonesu, sardo, ingegnere, laureato in fisica e oggi imprenditore, esperto di politiche energetiche e di fonti rinnovabili. Paolo Venerucci, manager in pensione che ha lavorato per alcune tra le più grandi multinazionali elettriche (Enel, Endesa, Eon) e che oggi in può aiutarci a capire meglio le dinamiche e gli interessi che gravitano interno alle comunità energetiche: sia quelli che le possono favorire, sia quelli che le possono ostacolare; i Sindaci e Sindache, che tutti i giorni fanno i conti con i conti e che vedono nelle Comunità energetiche una grande opportunità, ma incontrano grandi e gravi difficoltà per svilupparle. Infine Graziano Milia, sindaco della terza città della Sardegna e Paola Casula, sindaca di Guasila, un paese a grande vocazione agricola.
Questa iniziativa sviluppa da Demos è sostenuta da altre forze politiche, movimenti e associazioni con i quali Demos ha stretto valido rapporto di collaborazione e di coordinamento:
Il Comitato Siamo tutti importanti,
Insieme
Orizzonte Comune,
Orizzonte sinistra,
Sardegna 2050
Sinistra Futura e Sinistra Italiana
A cura di Mario Arca, Segretario Regionale in Sardegna di Democrazia Solidale - Demos
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