Demos Abruzzo | D’ALFONSO (DEMOS), “ISTITUIRE FIGURA SINDACO DI NOTTE”
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5 Marzo 2024
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“La continua indifferenza e la mancanza di interesse dimostrata dalla destra che attualmente governa la Città dell’Aquila e la Regione Abruzzo rischiano di portare al deprezzamento del nostro prestigioso patrimonio urbanistico nel cuore del centro storico, uno dei più belli e apprezzati d’Italia”. Lo afferma Alfonso D’Alfonso, candidato di Capestrano (L’Aquila) alle regionali per Demos con il centrosinistra per Luciano D’Amico.
“Già si avvertono segnali preoccupanti con la chiusura di alcune attività commerciali, investitrici della rivitalizzazione del centro, e con l’inizio dei contatti di abitanti storici per trasferirsi in quartieri più tranquilli o addirittura fuori regione, mettendo sul mercato le loro proprietà. Come possiamo aspettarci che i cittadini rimangano in un luogo dove di giorno mancano servizi amministrativi e sanitari, e di notte le strade diventano territorio di spacciatori, ubriachi e molestatori, trasformando i vicoli e i magnifici palazzi in luoghi di degrado? È evidente che la destra ha ignorato il problema per anni, limitandosi sporadicamente ad aumentare i servizi della polizia urbana, nonostante la loro inefficienza nel pattugliare un territorio così vasto durante le ore notturne”.
“Tuttavia, come abbiamo sottolineato, la repressione non è la soluzione a un problema sociale così grave. La mancanza di centri di aggregazione e di attività culturali ha spinto i giovani a rifugiarsi nel consumo di alcol, unica forma di svago accessibile e a basso costo. L’alcolismo, soprattutto quando praticato in eccesso e con prodotti di scarsa qualità, provoca danni fisici e sociali enormi, danneggiando sia le persone che l’immagine stessa della città e del suo patrimonio storico edilizio”.
“Proponiamo l’istituzione della figura del “Sindaco della Notte”, già adottata con successo in molte città europee, e ci impegniamo a coinvolgere sia i residenti che gli operatori del settore per discutere e implementare questo progetto nel nostro centro storico. La buona politica non può permettere ai cittadini di affrontare da soli problemi così gravi che minacciano la qualità della vita e i diritti fondamentali di convivenza civile”.