Demos Piemonte: “Io torno a casa mia” difendiamo il diritto degli anziani a non andare in istituto
COMUNICATI STAMPA, DAI TERRITORI, NEWS
29 Ottobre 2020
Demos Piemonte: “Io torno a casa mia” difendiamo il diritto degli anziani a non andare in istituto
Ancora anziani contagiati nelle RSA, insieme al personale, ancora morti di COVID nelle
strutture residenziali piemontesi. E questo nonostante l’isolamento e l’assenza di contatti
con i parenti ai quali sono stati condannati gli “ospiti”, che provoca, in molti casi, gravi
danni alla loro salute. Ancora tanti gli anziani che non possono accedere alle cure
domiciliari.
La lezione della prima ondata di COVID (l’85% dei decessi ha interessato gli
ultrasettantenni) non ha intaccato il sistema assistenziale basato e sbilanciato sulle RSA.
Eppure è evidente che tale modello non è più in grado di difendere e proteggere gli
anziani.
DemoS già a settembre aveva chiesto di invertire la tendenza (vedi comunicato stampa
del 26/9/2020 “Io resto a casa” https://www.demospiemonte.it/2020/09/26/sostenere-le-
cure-domiciliari-agli-anziani-per-proteggerli-dal-covid/) ed ora ribadisce per questo
l’urgenza, da parte dello stato, delle regioni e dei comuni, di cominciare concretamente a
spostare le risorse dall’assistenza residenziale al domicilio e al territorio.
Queste le proposte per avviare un percorso di deistituzionalizzazione e di potenziamento
dell’assistenza domiciliare.
1) Incoraggiare le famiglia a riportare a casa (propria o loro) i propri anziani con
contributi pari alla quota sanitaria normalmente versata alle RSA (circa 1.500,00
euro mensili) così da poter garantire servizi domiciliari (badanti, assistenza
domiciliare)
2) Una presa in carico urgente da parte dei servizi socio-sanitari degli anziani fragili e
rischio di ricovero.
3) Potenziare i servizi socio sanitari territoriali (assistenza domiciliare, ADI,
ospedalizzazione a domicilio) per evitare che altri anziani siano costretti a finire in
istituto
4) Stimolare le RSA a riconvertire i propri servizi e le proprie risorse (strutture e
personale) verso il territorio (assistenza domiciliare, anche infermieristica, piccole
case famiglia, ospedalizzazione a domicilio).
Non bisogna rassegnarsi ad un’altra strage silenziosa dei nostri vecchi che tanto hanno
dato e ancora possono dare alla nostra società, né a vederli deperire e disperarsi nella
solitudine e nell’isolamento dell’ultima istituzione totale ancora legale (oltre al carcere).
Ascoltiamo il grido di tanti anziani “Io resto a casa, io torno a casa!”.
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