DEMOS: votare all’inizio dell’estate significa limitare libertà di voto


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17 Aprile 2020


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DEMOS LIGURIA - COMUNICATO STAMPA

In relazione alle dichiarazioni del Presidente della Liguria Giovanni Toti sulla convocazione delle elezioni regionali il 28 giugno o il 5 luglio Democrazia Solidale esprime sorpresa e preoccupazione.

Stante l’emergenza pandemia, che al momento prevede una pesante limitazione delle libertà individuali almeno fino al prossimo 4 maggio, immaginare di andare al voto entro le successive 8-9 settimane vuol dire escludere di fatto una quota di popolazione dall’esercizio del diritto di voto (ad es. i più anziani e le persone patologicamente più esposte al virus) oltre che ostacolare fortemente la raccolta delle firme per la presentazione delle liste elettorali per alcune formazioni politiche.

Riteniamo poco responsabile insistere perciò su questa proposta; esercitare il diritto di voto in autunno è invece logico ed aderente ai principi della nostra democrazia. Il Presidente della Regione farebbe bene invece a dedicare le proprie attenzioni alla gestione migliore della situazione pandemica in Liguria, a partire dalle drammatiche situazioni degli istituti per anziani.

DEMOS Prato: “L’ipotesi regionali a fine giugno è anti democratica” su TVPrato

Su una possibile convocazione delle elezioni regionali a fine giugno o inizio luglio interviene il coordinatore Demos della Toscana Lorenzo Marchi “In un momento dove l’attenzione è chiaramente concentrata sulla pandemia abbiamo, con grande sorpresa e preoccupazione, ascoltato le dichiarazioni del presidente della Liguria Giovanni Toti su una possibile convocazione delle elezioni regionali per il 28 giugno o 5 luglio – spiega il coordinatore regionale di Demos Toscana Lorenzo Marchi – Riteniamo, se dovesse succedere anche in Toscana, che questa scelta sia anti democratica delle libertà individuali e soprattutto avrebbe delle ripercussioni sugli assetti politici in essere. Stante l’emergenza pandemia, che al momento prevede una pesante limitazione delle libertà individuali almeno fino al prossimo 4 maggio – continua Marchi – immaginare di andare al voto entro le successive 8-9 settimane vuol dire escludere di fatto una quota di popolazione dall’esercizio del diritto di voto (i più anziani e le persone patologicamente più esposte al virus) oltre ad ostacolare fortemente la raccolta delle firme per la presentazione delle liste elettorali per alcune formazioni politiche. Riteniamo poco responsabile insistere perciò su questa proposta”. Per Marchi e Demos non si deve andare al voto prima del prossimo autunno.
“Solo al termine del momento critico, nella nostra regione e di tutto il paese, potremo pensare a chi governerà la Toscana o altre regioni” ha concluso Marchi.