Elezioni europee 8 e 9 giugno 2024


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27 Aprile 2024


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Elezioni europee: un'occasione importante per la democrazia

Il prossimo 8 e 9 giugno 2024, in Italia si svolgeranno le elezioni europee, detto meglio le elezioni per il rinnovo del Parlamento europeo. Queste avranno luogo contemporaneamente in tutti e 27 i Paesi europei e hanno l’obiettivo di eleggere i nuovi 720 eurodeputati che siederanno nel Parlamento europeo. Di questi 720, 76 saranno parlamentari italiani.

In Italia, le elezioni europee vengono organizzate in base a circoscrizioni elettorali che corrispondono alle regioni italiane. Attualmente, sono cinque le circoscrizioni elettorali e sono:

Nord-Ovest: Valle d'Aosta, Piemonte, Lombardia, Liguria ed Emilia-Romagna.

Nord-Est: Trentino-Alto Adige, Veneto, Friuli-Venezia Giulia ed Emilia-Romagna.

Centro: Toscana, Umbria, Marche e Lazio.

Sud: Abruzzo, Molise, Campania, Puglia, Basilicata e Calabria.

Isole: Sicilia e Sardegna.

Ogni circoscrizione elegge un certo numero di deputati al Parlamento europeo in base alla popolazione e alla rappresentanza di ciascuna regione. I cittadini votano per le liste dei partiti o delle coalizioni politiche presenti nella propria circoscrizione e i seggi vengono assegnati in base ai risultati proporzionali del voto. Infatti ai sensi della legge elettorale europea, tutti i Paesi membri devono usare un sistema elettorale proporzionale. Ciò significa che l’assegnazione dei seggi avviene in modo da assicurare alle diverse liste un numero di posti proporzionale ai voti ricevuti.

L’Italia usa il voto di preferenza, che dà agli elettori la possibilità di indicare, nell’ambito della medesima lista, da una a tre preferenze. Determinato il numero dei seggi spettanti alla lista in ciascuna circoscrizione, sono proclamati eletti i candidati con il maggior numero di voti di preferenza. Per questo tipo di competizione elettorale, ai fini dell'elezione, le liste devono avere conseguito almeno il 4% dei voti validi espressi a livello nazionale (c.d. soglia di sbarramento).

Chi può votare?

In Italia hanno diritto di voto alle elezioni europee tutti i cittadini italiani iscritti nelle liste elettorali del proprio comune che hanno compiuto il 18° anno di età.

Se si è cittadini altro Stato membro dell’Unione europea con residenza in Italia e si desidera votare per l’elezione dei membri del Parlamento europeo spettanti all’Italia occorre presentare al sindaco del comune italiano di residenza una specifica domanda almeno 90 giorni prima della data fissata per l’elezione. Qui il link per reperire l’istanza con i documenti da inviare https://dait.interno.gov.it/elezioni/circolari/circolare-dait-n13-del-15-febbraio-2024

Se si è cittadini italiani residenti in un altro Stato membro è possibile scegliere di votare per i rappresentanti del Paese UE dove si risiede, secondo le specifiche disposizioni dettate dalla legislazione del Paese di residenza, oppure votare per i membri spettanti all’Italia presso le sezioni elettorali appositamente istituite nel Paese di residenza dalle rappresentanze diplomatiche e consolari italiane; oppure ancora, comunicando al sindaco del comune nelle cui liste elettorali si è iscritto di voler rimpatriare per votare in tale comune.

Voto degli studenti fuori sede

Per la prima volta quest'anno, anche gli studenti ‘fuori sede’ potranno votare i candidati della propria circoscrizione territoriale di origine alle prossime elezioni europee, senza necessariamente rientrare nel proprio comune di residenza. La novità è stata finalmente introdotta in forma sperimentale dal decreto-legge n. 7/2024, grazie all’impegno e le mobilitazioni del comitato Voto dove Vivo. Consentirà agli studenti domiciliati per un periodo di almeno tre mesi in un comune fuori dalla propria regione di residenza di votare:

  • nel comune dove vivono temporaneamente se questo appartiene alla stessa circoscrizione elettorale del comune di residenza; 
  • in seggi speciali istituiti nel capoluogo di Regione del comune dove vivono temporaneamente, se quest’ultimo appartiene ad una circoscrizione elettorale diversa da quella di residenza.

Per votare è necessario presentare apposita istanza presso il comune di residenza inviando ENTRO il 5 MAGGIO la documentazione indicata nel seguente link: https://www.interno.gov.it/sites/default/files/2024-04/circ-dait-027-servelet-05-04-2024-all1.pdf

Entro il 4 giugno 2024, il comune in cui risiede temporaneamente lo studente fornirà un'attestazione di ammissione al voto, indicando il numero e l'indirizzo della sezione elettorale. L'attestazione potrà essere ottenuta anche online e sarà richiesta al seggio insieme al documento d'identità e alla tessera elettorale per votare.

Dove e come si vota?

Si vota presso il seggio elettorale in cui si è iscritti, indicato sulla tessera elettorale e corrispondente alla sezione nel cui ambito territoriale è compreso il luogo di residenza. Per poter esercitare il diritto di voto, ci si dovrà recare presso il seggio agli orari che verranno ufficializzati e si dovranno esibire un documento di riconoscimento valido e la tessera elettorale.

Ogni elettore ha diritto ad esprimere il voto tracciando un segno X sul contrassegno della lista prescelta, o nel rettangolo che lo contiene, utilizzando la matita copiativa messa a disposizione al seggio. Se traccia un segno su più contrassegni di lista, il voto è nullo.

L’elettore può anche esprimere fino a un massimo di tre preferenze, esclusivamente per candidati compresi nella lista votata. Nelle apposite righe tracciate a fianco del contrassegno della lista votata, l’elettore scrive il nome e il cognome o solo il cognome dei candidati preferiti. Nel caso di più preferenze espresse, queste devono riguardare candidati di sesso diverso (ad esempio, nel caso di due preferenze: donna-uomo; nel caso di tre preferenze: donna-donna-uomo o viceversa). Se l’elettore esprime più preferenze per candidati tutti dello stesso sesso, vengono annullate le preferenze successive alla prima.

Perché votare?

Le elezioni, in generale, rappresentano un momento fondamentale per la democrazia. Come per le elezioni politiche nazionale, le elezioni europee si tengono ogni cinque anni (le ultime si sono tenute nel maggio 2019) e offrono ai cittadini dell'Unione europea, circa 446 milioni di persone, l'opportunità di esprimere la propria voce e influenzare in qualche modo il futuro dell'Europa. Infatti queste elezioni sono un'occasione importante per eleggere i propri rappresentanti al Parlamento, uno degli organi legislativi dell'Unione europea - insieme al Consiglio – e l’unica istituzione eletta direttamente dai cittadini.

Le elezioni offrono dunque l'opportunità di influenzare la composizione e dunque l'indirizzo politico del Parlamento, il che è molto importante considerando che ad oggi l’Unione europea detiene numerose competenze, esclusive e concorrenti con gli Stati, le quali sono state cedute a livello sovranazionale con l’obiettivo di creare “Un’Unione sempre più stretta tra i popoli” – art. 1 del Trattato sull’Unione europea – e realizzare il progetto di integrazione europea.

La partecipazione alle elezioni rappresenta un tema sempre più cruciale, lo si è visto in riferimento alle elezioni nazionali, siano esse politiche, regionali o locali dove purtroppo sempre più spesso si è affermato un unico grande “partito”, l’astensionismo.

Per tale ragione partecipare a questo tipo di consultazioni risulta essenziale per garantire l'efficacia del processo democratico e ciò vale ancor di più per le elezioni europee la cui partecipazione da parte dei cittadini è storicamente la più bassa rispetto alle elezioni nazionali.

Tale situazione è sicuramente il frutto di un dato di oggettività: i cittadini percepiscono le istituzioni lontane, chiuse nei loro palazzi, contornate dai loro privilegi e slegate dalla vita reale. Questo diventa sempre più vero tanto più si allontana il soggetto da eleggere, e sotto questo profilo il Parlamento europeo è percepito come lontanissimo. Purtroppo però la verità è ben diversa, infatti come detto poc’anzi, l’Unione europea, che affonda le sue radici nel Trattato di Roma del 1950, ha da allora acquisito sempre più competenze determinando un forte condizionamento, quando non un’imposizione, nelle politiche nazionali. Senza scendere nel merito della meritevolezza di questo processo di integrazione, su cui i partiti più nazionalisti fondano la loro campagna anti europea, noi vogliamo invece ribadire l'importanza di prendere parte a queste consultazioni: evitare la deriva nazionalista, anti europeista e xenofoba che avrebbe l'Europa in caso di vittoria dei partiti conservatori della peggior destra che governa in alcuni Paesi europei.

Noi ancora una volta ci rifacciamo alla nostra Costituzione, dove all’art. 48 stabilisce che l'esercizio del diritto di voto, seppur libero, "è dovere civico", ed è proprio a quel dovere civico che noi oggi ci appelliamo per chiedere a gran voce a tutti i gli aventi diritto di ANDARE A VOTARE!

Chi votare?

Come Demos non presenteremo delle nostre liste, ma come già successo alla scorsa tornata elettorale europea esprimiamo la nostra presenza sostenendo alcuni candidati nelle liste del PD che per rappresentano le nostre idealità e che posso portare in Europa i valori che Demos da sempre sostiene: pace, solidarietà, lavoro, salute.

Ecco chi sono i nostri candidati.

Nella circoscrizione del centro Italia sosteniamo

Nella circoscrizione ISOLE sosteniamo

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