Care Amiche e cari Amici,

 come ormai noto, l’irresponsabilità di alcuni leader e forze politiche ci porterà a votare per il rinnovo del Parlamento il prossimo 25 settembre, in anticipo di alcuni mesi rispetto alla scadenza naturale della legislatura. Mesi preziosi perché dovevano servire a rafforzare la lotta alla pandemia, metterci al riparo dalle disastrose conseguenze economiche dalla drammatica guerra in Ucraina (basta vedere la vicenda dell’aumento del gas) e mettere a frutto il PNRR.


La posta in gioco è ora molto alta e, qualora si dovesse affermare la destra di Meloni - Salvini - Berlusconi, il rischio di un arretramento dell’Italia è concreto. Dal 26 settembre l’Italia potrebbe infatti innescare una “retromarcia populista” su lotta al covid, fragilità socialieconomia e sviluppo sostenibilediritti collettivi e individuali, transizione ecologica e lotta al cambiamento climaticorelazioni e cooperazione internazionale.


Non possiamo e non dobbiamo dimenticare che chi oggi canta già vittoria, ha governato a lungo il Paese (diversi protagonisti erano nel governo che nel 2011 portò l’Italia sull’orlo del fallimento) e negli ultimi anni ha avuto un atteggiamento ambiguo sulla prevenzione e cura della pandemia, osteggiato leggi e decreti per alleviare le discriminazioni sociali (giovani, donne, anziani), prodotto misure disumane contro i migranti, proposto la diffusione e l’utilizzo delle armi, incitato all’evasione fiscale, dileggiato la cultura, fomentato razzismo, ridicolizzato la lotta al cambiamento climatico, tessuto rapporti e alleanze con nemici della democrazia come Putin, Trump, Bolsonaro, Orban, sfruttato a fini propagandistici la religione cattolica e individuato in Papa Francesco un nemico politico.


Non è esagerato provare timore per il futuro della nostra democrazia, per i diritti acquisiti, le battaglie di civiltà che erano finalmente arrivate in Parlamento, come quella sullo ius scholae e per la stabilità economica e la tenuta sociale del nostro Pease.


Democrazia Solidale, per i tempi ristretti che rendevano impossibile presentarci in modo indipendente nella coalizione, ha deciso di partecipare a queste elezioni politiche per mezzo di una lista - Italia Democratica e Progressista - che vede uniti PDDemosArticolo 1 e Psi, che si è poi alleata con Sinistra Italiana e Verdi+ Europa e Impegno Civico.

L’impegno di questi anni come alleati seri nel centrosinistra e la partecipazione al percorso delle “Agorà Democratiche”, ci ha permesso di essere presenti a queste elezioni politiche in diversi territori: al nord con la candidatura della segretaria regionale del Piemonte Elena Apolloniocandidata nel collegio uninominale del Senato di Moncalieri; al centro, con la mia candidatura nel collegio uninominale di Roma1; al sud con la presenza di Maria Rosaria Genovese candidata nel collegio plurinominale della Camera di Napoli 1; in Sicilia con la candidatura di Emiliano Abramo nel collegio uninominale della Camera a Catania. La nostra speranza, oltre al contributo generale alla lista, è quella di avere una rappresentanza di Demos in Parlamento.


Ora è il momento di dimostrare che faremo la nostra parte con gli altri per difendere e riaffermare una visione del mondo e dell’Italia moderna, attenta agli ultimi, alla solidarietà sociale e umana, all’ambiente e soprattutto, preoccupata per il futuro delle nuove generazioni. Per questo motivo vi invito e chiedo di invitare i nostri amici e sostenitori alla massima partecipazione al voto e a sostenere la lista PD Democratici e Progressisti. Per questa volta non ci sarà il nostro simbolo nella scheda elettorale, ma daremo lealmente il nostro contributo alla coalizione di cui facciamo parte.


La nostra cifra è sempre stata e continuerà ad essere quella di rimettere la persona al centro della politica, ormai caratterizzata da slogan privi di valore ed identificata solo nella gestione e spartizione del potere. Vogliamo un Paese unito e socialmente coeso che sappia superare le barriere, invisibili ma reali, tra generazioni, lavoratori, nord e sud, italiano ed immigrato. Una politica del Noi che ha bisogno della forza di ciascuno per convincere i nostri concittadini a non rinunciare al voto, a non votare con la pancia ma con la testa e con il cuore, perché stavolta vincano le idee.

Grazie!

Buon lavoro,

Paolo Ciani

 

I NOSTRI CANDIDATI

Collegio uninominale del Senato di Moncalieri

Ripartire dagli ultimi per ripartire tutti, nella consapevolezza che nessuno si salva da solo. La cura della persona, l’istruzione e una sanità accessibile: saranno questi i miei temi prioritari, insieme alle politiche ambientali che affianchino l’innovazione e la salvaguardia della terra.

Per fare questo sarà importante superare le divisioni tra giovani e anziani, raggiungere pari opportunità tra uomini e donne riaffermare la pace come valore fondamentale.

Superare l’IO per ritrovare un NOI, ricreare comunità capaci di generare quella fiducia e speranza senza le quali né la crescita né la ripresa dell’Italia saranno mai possibili.

Collegio uninominale di Roma1

Con la mia candidatura alla Camera dei Deputati vorrei portare in Parlamento un contributo di esperienza e conoscenza sui temi su cui mi impegno da sempre e che già nel mio percorso istituzionale ho sostenuto: diritto all'abitaresostegno alle famiglieinclusione socialelotta alle disuguaglianzeaccesso alle cure.

 

Il mio impegno nasce dal desiderio di mettere la persona al centro dell'azione politica, creando un nuovo tessuto umano e sociale che riesca ad intercettare e a rispondere ai bisogni reali di ognuno.


Collegio uninominale della Camera a Catania.

Ho scelto di candidarmi per le tante persone che vivono per strada, per gli anziani soli e privi di assistenza, per gli stranieri cui vengono negate accoglienza ed integrazione, per le tante persone con le quali ho apparecchiato le tavole il giorno di Natale.


Mi candido per le periferie dove tanti sono abbandonati dall'assenza dello Stato, perché i giovani non siano costretti a fuggire ma gli sia concessa la possibilità di lavorare qui e rimanere con i propri affetti.


In tanti vogliamo semplicemente vivere in una città normale che venga difesa dal Parlamento nazionale ma anche che sia capace di dare contributo della sua cultura e umanità mediterranea.


Collegio plurinominale della Camera di Napoli 1

Penso che oggi più che mai si debba tornare a investire sulla capacità di essere comunità, per superare l'inganno di una società individualista che sempre di più produce danni, solitudine e malessere.


Credo in una politica che rivaluti la comunità, il bene comune, la solidarietà, la fratellanza, il rispetto dei diritti delle persone ma non solo, anche, degli animali cui rivolgo la mia attività di tutela come volontaria contro lo scempio troppo spesso agito contro di loro.


Da sempre il mio sguardo è rivolto avanti ma con attenzione a chi, tra noi, ha il passo più lento perché nessuno resti indietro.

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