Faro di Roma | “La dignità e il valore della vita umana vengono prima di ogni posizione e propaganda”. Paolo Ciani e Demos, il coraggio della coerenza


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12 Febbraio 2023


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Martedì 24 gennaio anche la Camera dei deputati ha approvato, convertendolo in legge, il “decreto Ucraina” che proroga al 31 dicembre la fornitura di armi, materiali ed equipaggiamenti militari all’Ucraina da parte dell’Italia. I voti a favore sono stati 215; quelli contrari 46. La maggioranza di governo è stata “compatta” nel voto a favore, scrive Repubblica. A esprimersi contro sono stati invece il Movimento 5 Stelle, il gruppo Alleanza Verdi e Sinistra (Sinistra Italiana, Europa Verde e Possibile) e Paolo Ciani di DemoS, il quale ha spiegato di aver “votato No al nuovo invio di armi in Ucraina. Le armi non portano la pace, le armi uccidono, protraggono le guerre, portano morte e distruzione. Dicono di aiutare l’Ucraina, poi non hanno protratto la protezione e la sanità per i profughi ucraini. L’unica vittoria sarà la pace”.

Ancora, appena il 3 febbraio Ciani è intervenuto alla Camera sul Decreto Ong (salvataggi in mare): “Non abituiamoci al dolore degli altri. Chi salva una persona è un eroe, non qualcuno da ostacolare o peggio accusare”. Il leader di
Demos si conferma coscienza critica all’interno del Parlamento, voce isolata, forse, nel Pd, ma non certo nel Paese. Negli stessi giorni, Ciani è intervenuto a nome di Demos sul caso Cospito, per riaffermare che “La dignità e il valore della vita umana vengono prima di ogni posizione e propaganda”, difendendo i parlamentari che hanno visitato in carcere l’anarchico in sciopero della fame contro il 41 bis.

Grazie al suo leader, insomma Demos sta diventando davvero la coscienza critica del Parlamento e poco importa che il PD, nel cui gruppo parlamentare Ciani è iscritto, sia messo in imbarazzo da queste posizioni.

Alle elezioni del Lazio, Ciani punta su Luca Bergamo, ex vicesindaco a Roma con Virginia Raggi e ora candidato alle regionali con Demos. “La ragione per la quale avevo accettato di fare l’assessore con i 5 Stelle era per la convinzione che Movimento e Pd dovessero lavorare insieme e oggi considero un’assoluta follia questa separazione che è frutto di un tatticismo che non condivido. Sto lavorando insieme a Paolo Ciani affinché in caso di vittoria si possa lavorare insieme e nel caso di sconfitta per un Opposizione unita”, afferma l’ex numero due della giunta romana pentastellata, di cui – ricorda il quotidiano – ha fatto parte anche come assessore alla Cultura.

Bergamo e Ciani non sono però gli unici a lavorare a una nuova intesa tra Partito democratico e Movimento 5 Stelle. In tal senso – si legge su Repubblica – si sta infatti muovendo anche l’assessora regionale Roberta Lombardi, da sempre una delle sostenitrici più convinte, sul fronte 5S, dell’accordo con i dem. Per Bergamo non è un ostacolo insormontabile neppure il termovalorizzatore che Roberto Gualtieri vuole realizzare per superare l’emergenza rifiuti. È stato il fronte che ha portato al primo pesante scontro tra Partito democratico e 5 Stelle, ma quell’arte della mediazione che ha sempre caratterizzato la politica sembra ora tornare a farsi largo.

“Demos si è espressa contro – ha dichiarato Bergamo – il termovalorizzatore è il prodotto di una decisione del Parlamento con l’attribuzione del commissariamento al sindaco di Roma. La Regione dal punto di vista tecnico ha pochi strumenti per intervenire, dal punto della moral suasion uno spazio c’è: ovvero farsi che l’impianto sia di dimensioni proporzionate e che sia inserito su un piano di medio periodo che lavori sul vero ricicìo dell’economia circolare”. Come è apparso evidente alle politiche, con la vittoria di Giorgia Meloni, se M5S e Pd non riusciranno a trovare un punto di incontro, conclude Repubblica, l’opposizione sarà l’unica dimensione in cui per lungo tempo saranno costrettele due forze condannate a restare due debolezze.

Il faro di Roma