FOSSE ARDEATINE: CIANI (DEMOS), ‘MEMORIA E MONITO DAVANTI AL DEMONE DELLA GUERRA’

COMUNICATI STAMPA

27 Marzo 2024

FOSSE ARDEATINE: CIANI (DEMOS), ‘MEMORIA E MONITO DAVANTI AL DEMONE DELLA GUERRA’

Il capogruppo capitolino di Demos e deputato Paolo CIANI, ha partecipato stamattina alla seduta dell'Assemblea Capitolina tenutasi presso le Fosse Ardeatine, per commemorare nell'ottantesimo anniversario dell'eccidio, la memoria dei 335 innocenti trucidati il 24 marzo del 1944, giorno successivo
all'esplosione di un ordigno in via Rasella in cui morirono 33 tedeschi. ''Gli occupanti dai vertici del Reich ricevettero ordini di procedere ad una immediata e durissima rappresaglia - ha detto CIANI
nel suo intervento - Si compilarono le liste, prendendo nomi di prigionieri già detenuti a Regina Coeli, in via Tasso, e di uomini rastrellati nelle strade dopo l'attentato. Il 24 marzo alle 15.30 le esecuzioni cominciarono. A 5 a 5, in due punti diversi delle cave le vittime vennero fatte entrare. La carneficina finì alle 8 di sera. I tedeschi, poi, fecero saltare con l'esplosivo l'imbocco delle cave per nascondere la feroce operazione compiuta.Già dal 1949 si decise di farne una testimonianza monumentale, un sacrario che rammentasse la crudeltà dell'occupazione e della guerra''.
''A 80 anni da quella pagina nera della nostra città, una generazione dopo, davanti al rischio dell'oblio, l'Assemblea Capitolina si è riunita qui, per dire con determinazione che Roma, medaglia d'oro alla Resistenza, non dimentica nessuno di quei 335 innocenti.'' ''Tra loro c'erano 75 ebrei, ma anche militari, studenti, professionisti, falegnami, muratori. La vittima più giovane, Michele Di Veroli, aveva 15 anni, la più anziana, Mosè Di Consiglio, 74. C'era anche un prete, don Pietro Pappagallo, che offriva ospitalità e documenti falsi a chi era ricercato, in contatto con la resistenza e denunciato per interesse''. Gli uomini trucidati il 24 marzo del 1944 ''rappresentavano tutta la città di Roma'' ha sottolineato CIANI. ''Le 335 vittime innocenti che pagarono con la vita il rinserrarsi di ogni spazio di umanità nella bufera del conflitto costituiscono per sempre memoria e monito dinanzi alle dittature e al demone della guerra. Nel nostro tempo, in cui la guerra si è riproposta con ferocia nel nostro continente, faccio mie questa memoria e questo monito per difendere ogni giorno pace e democrazia'' ha concluso Ciani.

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