La casa è il vero tema sociale, il 2020 sia l’anno della svolta


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14 Ottobre 2019


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RASSEGNA STAMPA


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CASA, EMERGENZA CASA, OCCUPAZIONI, POLITICHE ABITATIVE, ROMA, SGOMBERI

di Paolo Ciani

In Italia e nella sua Capitale, il tema della casa - e della sua mancanza - sta diventando sempre più grave. Se non lo si affronta seriamente e non in misura emergenziale può solo peggiorare.

Le vicende degli ultimi messi ne sono la riprova. A Roma lo sgombero di via Cardinal Capranica ha suscitato grande impressione. La mancanza di reali alternative ha condannato alcune famiglie a dormire in macchina. Alla ripresa delle lezioni i bambini hanno vissuto grandi difficoltà a tornare nelle scuole dove avevano studiato l’anno precedente. Una pagina nera.  

È poi sembrato imminente un altro sgombero, in via del Caravaggio. Grazie al cambio di governo e all’impegno di alcuni consiglieri regionali, fra i quali il sottoscritto, tale possibilità è stata scongiurata. Abbiamo evitato altre immagini incresciose di bambini che mettono in salvo i libri scortati dalla polizia. La situazione però rimane critica.

Da quanto si evince dai documenti ufficiali del Ministero dell’Interno, sarebbero attualmente oltre 80 gli edifici occupati nel territorio di Roma da più di 11 mila persone e per 23 di questi immobili è già previsto lo sgombero. Ma non solo: ci sono 12 mila famiglie in lista d’attesa per gli alloggi popolari, 6 mila nei campi rom, 3 mila senzatetto, 3 mila in emergenza abitativa. Siamo di fronte a una città nella città. 

Che fare? Servono strade nuove. Il diritto alla casa è fondamentale per lo sviluppo armonioso della società. Per questo occorre uscire dalla contrapposizione tra istituzioni e cittadini. Piuttosto, realizziamo insieme percorsi per costruire la giustizia sociale nell’abitare. Si può fare.

Riguardo agli sgomberi, ad esempio, anche ove si debba comunque procedere alla loro esecuzione, non possono realizzarsi senza offrire alternative reali. Serve un lavoro di accompagnamento che duri nel tempo, per trovare soluzioni che non siano offerte last minute, tante volte solo simboliche. La logica dell’emergenza non può funzionare. 

Va compiuta quella che definirei una “fatica sociale” per affrontare il problema della casa. Con soluzioni diversificate. Penso al recupero di spazi pubblici inutilizzati. Alle garanzie pubbliche sull’affitto. Alla costituzione di un’agenzia dell’abitare con la partecipazione di tutte le parti istituzionali e dei costruttori. E altro si potrebbe aggiungere.

Con Democrazia Solidale stiamo approfondendo la materia per proporre una nuova legge sul tema dell’abitare, con una forte impronta sociale. Non possiamo rimanere nell’inerzia, di fronte a un problema che riguarda molte migliaia di persone. Il 2020 dev’essere l’anno della svolta.

Fonte: https://www.huffingtonpost.it/entry/la-casa-e-il-vero-tema-sociale-il-2020-sia-lanno-della-svolta_it_

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