L’AQUILA | FOTO DEL VENTENNIO A PALAZZO MARGHERITA: DEMOS, “DELIRIO DI ONNIPOTENZA”
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20 Dicembre 2023
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Su Abruzzoweb.it - L’AQUILA – “Ormai siamo oltre il delirio di onnipotenza e non mi riferisco a eventuali responsabilità penali, ma a un livello inqualificabile raggiunto da alcune figure politiche sia nel linguaggio che nei contenuti. La volgare e sguaiata imprecazione del sig. vicesindaco avv. Daniele , oltre a offendere il Consigliere Rotellini a cui va la nostra solidarietà, oltraggia la sala consiliare che è la casa di tutti gli Aquilani”.
Ancora polemiche, con l’intervento del coordinatore regionale di Demos, Alfonso D’Alfonso, per una foto d’epoca affissa alla sala conferenze di palazzo Margherita, sede del consiglio comunale dell’Aquila, che fa parte di una serie di immagini rinvenute a Palazzo Fibbioni nei giorni del trasloco.
Ad innescare la polemica, con un post su Facebook, è il consigliere di centrosinistra al Comune dell’Aquila Lorenzo Rotellini, che ha allegato anche la foto in questione, minacciando una denuncia per apologia di fascismo.
Sul caso è subito intervenuto Raffaele Daniele, vice sindaco con delega alla Ricostruzione dei beni pubblici, sottolineando: “Il consigliere Rotellini non perde occasione per alimentare, inutilmente, odio e rancore in città fomentando sterili polemiche che creano contrapposizioni in clima quasi da guelfi e ghibellini”.
Scrive nella nota D’Alfonso: “Ognuno all’interno delle proprie mura domestiche o nell’ esercizio della propria professione si esprime per quello che è, ma quando si è in un luogo istituzionale si impone un comportamento decoroso e un linguaggio rispettoso. Un comportamento di tale gravità viene ulteriormente appesantito dall’esposizione della foto del piccolo “figlio della lupa” che fa il saluto romano. Una foto che oltre a rappresentare il regime fascista, esalta quanto di peggio si sia potuto fare a danno della gioventù dell’epoca, privarla di ogni forma di libertà e di spirito critico. Non sappiamo se il Sindaco e il Presidente del consiglio ritengano “accettabile” il comportamento del vicesindaco né se sono a conoscenza del come la fotografia del ventennio sia stata esposta comunque ci aspettiamo le pubbliche scuse per il primo caso e un’attenta indagine interna per il secondo. Rimane l’amara constatazione che quello che doveva essere un gioioso momento della rinascita civica sia stato trasformato in uno squallido tentativo di ridurre l’aula delle adunanze in un” bivacco di manipoli”.
“Tutti gli Aquilani sinceramente democratici s le forze sia sociale che politiche debbono dar vita a una mobilitazione eccezionale perché è arrivato il momento che la destra al governo sia cittadino che della regione prenda le distanze da questi comportamenti, allontanando gli autori, oppure li condivide e allora l’unica risposta è la mobilitazione”, conclude D’Alfonso.
Aveva detto Daniele: “Oltre quella riportata dall’esponente di opposizione e scattata a Piazza Palazzo ve ne sono altre, tutte in bianco e nero e tutte raffiguranti luoghi e spazi iconici della città, affisse all’ingresso, nei corridoi, nella sala commissioni e nella sala conferenze della sede municipale – ha spiegato in una nota Daniele – Degli ‘affreschi fotografici’ rappresentativi di una città che fu, di fatto ereditati da passate amministrazioni, e che ci è sembrato giusto mettere a disposizione e far conoscere alla comunità. Sono tutte fotografie che fanno parte del portato storico di questa terra e che nessuna cancel culture può eliminare”.
“E, contrariamente a quanto affermato da Rotellini, non vi è alcuna apologia di fascismo. Ad essere immortalato in primo piano vi è un bambino, non un gerarca in camicia nera o un rappresentante di una dittatura che non il sottoscritto ma la storia ha definitivamente archiviato e che nessuno di questa amministrazione ha intenzione di difendere o, tantomeno, rievocare nel nome di ideologie che appartengono al secolo scorso e, pertanto, al passato”, ha concluso.