«Liquidità immediata a imprese e famiglie»
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30 Marzo 2020
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di Riccardo Vescovi coordinatore di DEMOS (Democrazia Solidale) Umbria su UmbriaOn
Appelli al governo regionale e a quello nazionale
La grave situazione pandemica e sanitaria che l’Italia sta vivendo si sta trasformando, come previsto, in una grave crisi economica, soprattutto nella nostra regione che registra da anni allarmanti livelli di povertà e sottosviluppo economico.ù
Molte persone hanno perso o perderanno a breve il lavoro o la propria attività produttiva o si vedranno drasticamente ridotto il reddito; molte famiglie sono in difficoltà economica; a molti umbri manca liquidità per fare una semplice spesa. Ci sono misure straordinarie da prendere sia a livello centrale: in questo senso è incoraggiante lo stanziamento di 400 milioni per intervenire al livello dei più poveri, sia a livello regionale con una politica di sostegno al credito e di taglio fiscale.
È necessario, tuttavia, che la politica invocata da Mario Draghi e ripresa subito a livello nazionale da Demos, cioè quella dell’helicopter money (vale a dire la distribuzione di liquidità a imprese e famiglie senza garanzie) va assolutamente fatta propria dal governo e recepita dalle strutture regionali.
Chiediamo con forza che s’intraprendano queste azioni:
1- Ricarica straordinaria di 500 euro a tutti coloro di cui si conosce la mappatura tramite INPS (dipendenti in Cassa Integrazione o in Naspi, beneficiari del Reddito di Cittadinanza);
2- Accordo immediato con la grande distribuzione per un’autocertificazione di spesa a credito e a tempo limitato, che riguardi ovviamente alimenti, disinfettanti e simili e permetta di fare acquisti alle famiglie in grave crisi di liquidità;
3- I 400 milioni affidati ai comuni per i più poveri vanno trasformati in buoni pasto o acquisto, più semplici da distribuire tramite le associazioni accreditate.
Chiediamo che in questi momenti ci possa essere una gestione condivisa dell’emergenza, nel rispetto dei ruoli istituzionali e delle responsabilità di ciascuna forza politica. Non è questo il momento di utilizzare lo scranno di governatore dell’Umbria per innescare polemiche con il Governo centrale a scopo di propaganda elettorale. Nella nostra terra conosciamo bene i terremoti.
Arriverà il tempo delle verifiche e dei riscontri, ma adesso c’è bisogno di salvare dalle macerie chi si trova sommerso. E per farlo servono altre parole e altre attenzioni.