L’uomo e la macchina
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20 Ottobre 2023
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L'automazione ha storicamente spiazzato il lavoro umano nelle fabbriche.
Gli strumenti di Intelligenza Artificiale stravolgeranno il mercato del lavoro connotando come superati ed obsoleti alcuni mestieri e le relative formazioni o al contrario queste saranno implementate ed arricchite con i relativi vantaggi di produttività?
Per rispondere a questa domanda sono stati fatti veri e propri esperimenti che hanno fornito questo risultato: le tecnologie di IA calate su lavoratori educati ed istruiti ad un certo mestiere producono effetti migliorativi con incrementi qualitativi e quantitativi. Anche l'atteggiamento psicologico dei lavoratori in presenza di tecnologie IA a loro disposizione era migliore con un cresciuto attaccamento al proprio lavoro ed una visione più ottimistica della stessa vita.
Il dibattito sull'intelligenza Artificiale sulla stampa in effetti è ancora più essenziale e si concentra su due aspetti, quelli etici e quelli di impatto sul mercato del lavoro. Sui primi c'è da dire che sia a livello europeo che nazionale si stanno mettendo a punto iniziative legislative e regolamentari per proteggere privacy e diritti sociali dei cittadini. Per i secondi le prospettive dirette sono vivamente negative, robot e macchina sostituiranno in alcune funzioni l'uomo, ma si può recuperare con le prospettive di un nuovo mercato del lavoro, quello relativo alle competenze richieste per gestire l'Intelligenza Artificiale.
C’è poi da valutare quanti fondamentali servizi ed attività dell'uomo ricevano un aiuto significativo dall'IA. Proprio in questi giorni leggiamo che essa previene gli incendi in California, ottimizza le risorse energetiche, migliora la resa dei campi agricoli, protegge la biodiversità.
Ciò di cui oggi non manchiamo sono i dati, ma il difficile é estrarre informazioni e soprattutto conoscenze in tempo reale, come deve avvenire, ad esempio, per gli allarmi ambientali. L'IA può addirittura funzionare da sentinella dei boschi attraverso sistemi di machine learning con i quali si insegna alla macchina a riconoscere rumori collegati a possibili disboscamenti illeciti e selvaggi. 600 sensori installati in 35 Paesi hanno protetto 400 mila ettari di foreste. Algoritmi green consentono all'IA di guidare ed ottimizzare i processi di irrigazione e la programmazione dei cicli colturali.
Le specie a rischio vengono protette dotandone gli esemplari con braccialetti elettronici che monitorati dall'IA proteggono la specie dai pericoli di estinzione dovuti all'inquinamento e molto più spesso alla cattiveria dell'uomo. Un recente dato, il primo in questo senso, ha cercato di quantificare la ricaduta delle IA sull'effetto serra: il risparmio garantito sarebbe intorno al 4%. In tale risparmio va inserito anche quello derivato da una gestione intelligente dell'energia negli edifici, abbattendone sprechi fino al 10-30%.
Nel dibattito in corso fra coloro che ritengono che l'Intelligenza Artificiale sia una preziosa risorsa ed opportunità e quanti ne temono i risvolti negativi sul piano dell'etica e della occupazione, uno dei settori che sembra portare più acqua al mulino della prima tesi è quello della Sanità dove è in atto un programma di sviluppo basato su nuove soluzioni per la medicina digitale grazie all'Intelligenza Artificiale.
Con queste tecnologie innovative e nuovi software saranno studiati big data relativi a casi clinici al fine di individuare soluzioni più efficaci, anche con riferimento a diagnosi precoci di diverse malattie. Conseguentemente molti ospedali in Italia stanno cambiando i propri apparecchi e dispositivi. Proprio i dati dell'Intelligenza Artificiale serviranno per quella che viene chiamata medicina traslazionale, a far dialogare la ricerca con le attività in campo clinico.
Una delle finalità di questa innovazione è rivolta alla sicurezza sanitaria digitale per proteggere dagli attacchi informatici non solo i sistemi informativi degli ospedali ma anche strumenti preziosi come defibrillatori, neurostimolatori, pacemaker.
Sul progetto è stata siglata una partnership tra il Policlinico Gemelli e l'americana Palantir Technology. Il punto focale dell'argomento nel suo complesso sta nella esigenza che l'uomo non rinunci a favore della macchina e dell'intelligenza artificiale, al suo più prezioso patrimonio, il capitale intellettuale, che è poi quello che dinnanzi alle grandi scelte sull'immigrazione, sulla fame nel mondo, sul rispetto della persona, sui diritti inalienabili a partire da quello al lavoro fa seguire alle parole i fatti e le azioni in favore di una società più giusta e meno polarizzata.
- Luigi Campanella, Professore Ordinario di Chimica dell’Ambiente e dei Beni Culturali, presso l’Università degli Studi di Roma “La Sapienza” e Presidente del MUSIS (Museo Multipolare della Scienza e dell’Informazione Scientifica) a Roma-
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