Novara | Baroni firma mozione per Ahmadreza Djalali
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22 Gennaio 2025
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Una mozione urgente per impegnare il sindaco Alessandro Canelli "a mettere in atto tutte le possibili iniziative che possano portare al rilascio del ricercatore e a garantire migliori condizioni di detenzione anche attraverso contatti con le autorità italiane e iraniane". Recita così la mozione che le opposizioni "Insieme per Novara", Pd e Movimento 5 Stelle porteranno in consiglio comunale a Novara il prossimo 29 gennaio per continuare l'impegno di scarcerazione di Ahmadreza Djalali, il ricercatore iraniano-svedese è rinchiuso in carcere a Evin dal 2016.
Primo firmatario della mozione è Piergiacomo Baroni, con lui Nicola Fonzo e Mario Iacopino. Nella mozione si chiede l'impegno del sindaco "visto il legame significativo che Djalali ha mantenuto con la nostra città ove ha vissuto e lavorato". E anche: "Il consiglio comunale di Novara esprime preoccupazione per la sorte del ricercatore che ha lanciato in questi giorni un appello accorato attraverso Amnesty International nel giorno del suo 53esimo compleanno dopo 8 anni e 9 mesi di detenzione".
L'appello risale allo scorso 14 gennaio, giorno del compleanno del ricercatore. Djalali ha potuto lanciare un messaggio tramite Amnesty International: "3.185 giorni senza interruzioni, dentro una cella orribile. Recentemente la mia famiglia ha passato il suo nono Natale e inizio dell’anno senza di me. Mio figlio aveva solo 4 anni quando sono entrato in carcere e ora ne ha 13" ha detto. Djalali è rinchiuso a Evin dal 2016, la stessa prigione dove era Cecilia Sala.
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