Sondaggi politici, il 37% degli italiani vorrebbe un partito cattolico. Soprattutto gli elettori di FdI e Forza Italia
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4 Aprile 2024
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Più di uno su tre è convinto che manchi un partito che si ispiri espressamente ai valori del cattolicesimo. Questo secondo la rilevazione Quorum per Demos, il soggetto politico che orbita nel centrosinistra vicino alla comunità di Sant’Egidio
Più di un italiano su tre è convinto che in Italia manchi un partito che si ispiri espressamente ai valori del cattolicesimo. Un po’ come era la Dc nella Prima repubblica: grande contenitore politico, trasversale e popolare. Una platea elettorale ancora oggi per nulla trascurabile, ma poco rappresentata: per il 27 per cento degli elettori nessun partito si fa carico delle istanze cristiane. La richiesta viene soprattutto da destra, ma anche a sinistra le percentuali sono poco trascurabili. Riguarda soprattutto le fasce di età più anziane e chi si dichiara credente, con picchi del 70 per cento tra chi si dichiara praticante.
Necessità di un partito cattolico
È la fotografia scattata da Quorum per Demos, soggetto politico che orbita nel centrosinistra e vicino alla comunità di Sant’Egidio. La percentuale aumenta con il crescere dell’età. Nella fascia 18-34 lo chiede il 19 per cento degli elettori, quasi la metà rispetto alla fascia 35-54 (36 per cento), mentre tra gli over 55 la domanda arriva fino al 45 per cento. Una richiesta che proviene soprattutto da chi vota a destra: quasi un elettore di FdI su due è convinto che in Italia manchi un partito che “sostenga i valori cristiani e cattolici”. Una quota che nel M5S scende al 30 per cento e nel Pd al 25. I temi indicati come prioritari sono il lavoro, l'ambiente e l'attenzione verso gli anziani, ma anche l’evasione fiscale, il diritto alla casa e, ovviamente, la natalità.
Le intenzioni di voto
Se ad oggi votassero solo cattolici il centrodestra avrebbe gioco facile. Tra i credenti, infatti, la somma dei partiti di centrodestra doppierebbe quella ottenuta dal centrosinistra, con picchi a vantaggio di FdI (lo voterebbero il 32 per cento di chi si dichiara cattolico) e di Forza Italia (10 per cento). Per i dem non sarebbe una disfatta ma perderebbero qualche punto, idem per il M5S. Del resto tra i cattolici praticanti la fiducia nei confronti di Giorgia Meloni arriva al 59 per cento. Bene anche Conte con il 37, mentre Elly Schlein si fermerebbe al 26 per cento, appena un punto in più rispetto alla media nazionale. Al contrario, tra i non cattolici a spuntarla sarebbero i partiti di centrosinistra: 35,4 per cento contro 24,8. I dem salirebbero al 26,8 per cento, i 5S sopra il 21. FdI invece scenderebbe al 18,4 e FI crollerebbe al 2,9. Per non parlare della Lega che arriverebbe poco sopra il 2 per cento
Cattolici poco rappresentati
La maggioranza relativa nessun partito ad oggi è in grado di rappresentare la sensibilità dell'elettorato cattolico. La pensa così il 27 per cento degli intervistati. Un 12 per cento indica FdI. Ancora peggio per il Pd (5,3 per cento), mentre il M5S è indicato come maggior rappresentativo in appena il 3,5 per cento dei casi. Se la domanda venisse girata solo ai cattolici praticanti i risultati sarebbero pressoché identici, ad eccezione di Forza Italia: gli azzurri vengono indicati come maggiormente rappresentativi nel 14,4 per cento dei casi.