A ritornare sulla questione, infatti, è il consigliere comunale di Demos, Gianni Liviano, il quale ricorda che dopo l'occupazione simbolica della stazione ferroviaria dello scorso 26 luglio e alcuni documenti coofirmati da numerosi rappresentanti politici, istituzionali e sindacali del territorio di Taranto, «il 5 settembre fummo ricevuti dall'assessore regionale ai Trasporti (Debora Ciliento, ndc) al fine di dirimere le questioni concernenti l'argomento di cui in oggetto. Rispetto ai temi da noi proposti, che furono trattati in quella circostanza, anche alla presenza di autorevoli rappresentanti di Trenitalia e di Rfi, alcuni problemi sono stati risolti e altri no».
E per riportare la questione nelle agende di ministero dei Trasporti, Regione, Trenitalia e Rfi (Rete ferroviaria italiana), Liviano insieme ad altri nove sottoscrittori (i consiglieri regionali Enzo Di Gregorio e Massimiliano Stellato; il consigliere comunale Piero Bitetti; il consigliere del presidente Emiliano, Cosimo Borraccino; l’ex europarlamentare Rosa d’Amato; Salvatore Mattia, segretario di Socialismo XXI; i sindacalsiti Fauston Rossetto della Cisl trasporti, Carmelo Sasso della Uiltrasporti e Francesco Zotti della Cgil Taranto), ha nuovamente inviato ai soggetti in campo una lunga lettera nella quale ripercorre tutte le tappe della vertenza trasporti che prese piede con la decisione di sopprimere per il periodo estivo, causa lavori di ammodernamento della rete ferroviaria, del Frecciarossa Taranto-Roma.
Fatto salvo per il ripristino del Frecciarossa a lavori conclusi, Liviano con i sottoscrittori della lettera fa presente a Ministero,  Regione, Trenitalia e Rfi, reiterando la richiesta di una risposta e di fatti conseguenziali, i già annunciati lavori sulla tratta Battipaglia-Potenza-Taranto, seguiti da ulteriori interventi sulla Bari-Taranto per la realizzazione del sistema Ermts (il sistema - basato su standard europeo - permette ai treni dei diversi paesi di circolare senza soluzione di continuità su tutte le linee europee che ne sono dotate ed è capace di garantire la circolazione in sicurezza dei treni con l'adozione di funzionalità e tecnologie all'avanguardia, ndc), per la prossima primavera. Ragion per cui la richiesta che i sottoscrittori della lettera avanzano è l’attivazione quotidiana, e non come accade ora in maniera periodica, dell’Intercity Taranto-Bari-Roma.
Inoltre, scrivono nella lettera, al fine di garantire un’equità nei servizi resi e nelle opportunità di lavoro «chiediamo di prolungare il treno Napoli-Bari fino a Taranto così come già fatto con l’Intercity da Reggio Calabria a Taranto prolungato per Lecce e per l’Intercity Reggio Calabria-Taranto che va a Bari». L’auspicio dei sottoscrittori la lettera è che in tempi brevi «possa essere riconvocato un nuovo tavolo di lavoro».