Puglia | Taranto, parte la scuola di formazione politica per giovani
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19 Febbraio 2025
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Il consigliere comunale Liviano presenta il corso che mira all'educazione comunitaria per i politici del futuro. Costruire ponti, costruire comunità. Per Gianni Liviano è un mantra, un modo di essere, uno stile di vita. Il consigliere comunale, voce fuori dal coro anche quando è in maggioranza, da tempo ha aderito a Demos, Democrazia solidale, partito che si colloca nell’alveo del centrosinistra. Segretario nazionale è Paolo Ciani.
L’obiettivo è concentrarsi sull’ascolto delle esigenze e dei problemi e su tutti i tipi di fragilità. Anche a Taranto Demos sta avviare un corso di formazione politica, chiamato “La convivialità delle differenze”.
Perché questo corso? «Mi pare – spiega Liviano – che questo sia un momento difficile per l’umanità. Facciamo fatica a riconoscere l’altro come valore e siamo sempre più disinteressati al bene comune. Stiamo educando generazioni autocentrate. In tanti mostrano assoluto disinteresse verso la politica (il sempre decrescente numero di persone che si recano a votare ne è testimonianza). La scuola di formazione alla politica, pur essendo aperta a tutti gli interessati, ha dunque come destinatari preferenziali i giovani».
Liviano, di professione commercialista e revisore dei conti, oltre all’impegno politico, si è sempre dedicato al sociale. Fondatore dell’associazione “Le città che vogliamo”, è promotore dell’iniziativa estiva svolta presso i Missionari Saveriani per la formazione all’educazione, alla legalità, alla giustizia, alla solidarietà.
«Per me – sottolinea – presupposto per fare Politica (che è cosa diversa dalla politica a cui siamo più abituati) è dare valore all’altro, che si interfaccia con noi nel cammino della vita». Liviano non nasconde di aver sempre avuto l’ambizione di costruire un «cantiere di umanità, cioè un luogo dove educazione e formazione si intreccino alla ricerca di nuovi itinerari comunitari». Il consigliere di Demos ritiene che «l’indifferenza rappresenti un pericolo e metta in discussione la democrazia. La democrazia, a livello nazionale e mondiale, non è più un valore così ambito e scontato come lo era fino a qualche decennio fa. Abbiamo il dovere di restituire ai giovani la necessità di sentirsi appartenenti ad una comunità in cui le diversità sono percepite come ricchezza e mai come limite».
Oggi in pochi, sostiene, «puntano sulla formazione politica. Accade perché tanti politici concepiscono il loro impegno solo come espressione di potere e di governo dei territori. Chi fa politica in questo modo ha come obbiettivo del suo impegno la ricerca del ruolo e come strumento la ricerca del consenso. Per questo tipo di politici le persone sono lo strumento (che consente di prendere i voti) e non il fine (perché il fine è rappresentato appunto dalla ricerca di ruoli). Poi esiste la Politica, che è una cosa diversa dalla politica di cui abbiamo parlato prima. Per noi la Politica è interessata alle persone e ha sempre una prospettiva educativa verso tutti e verso i giovani in particolare».
Lo scenario politico a Taranto. La maggioranza non è più quella scaturita dal voto di giugno 2022 e ciclicamente si ripropongono voci di crisi che potrebbero portare a un nuovo scioglimento anticipato del consiglio comunale.
«Questo – commenta Liviano – è un momento importante per la nostra città. In questi anni arriveranno a Taranto, tra Giochi del Mediterraneo, Legge speciale per Taranto (per la quale mi sono prodigato in Regione), tavolo Cis, Pnrr, e Just transition fund, circa 2 miliardi di euro. Mai nel passato sono arrivati così tanti fondi e chissà se masi più arriveranno. Non possiamo sprecare occasioni così propizie. Il sindaco Rinaldo Melucci, per oggettivi limiti caratteriali e per una evidente confusione politica, non si sta purtroppo dimostrando adeguato alle importanti sfide che la nostra città sta affrontando. Per questa ragione io credo che sia utile interrompere quanto prima possibile la sua esperienza, nel suo interesse – conclude Liviano (autore peraltro del libro “Volevo fare il sindaco”) – e nell’interesse della città».