Abruzzo | Regionali, Andreola: “Sfiducia nella politica, competenze tecniche per riportare cittadini al voto”
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16 Febbraio 2024
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Candidata Demos: "Migliore programmazione e gestione fondi per sviluppo e ripopolamento aree interne"
“Quello che mi ha colpita in questo avvio di campagna elettorale è un atteggiamento di sfiducia nei confronti della politica, molti mi hanno già confidato che non andranno a votare ma tanti altri, rassicurati dalla mia esperienza, hanno cambiato idea convinti che riuscirò a stare concretamente sui temi. Io sono e sarò sempre un tecnico prestato alla politica, in un ambiente in cui tutti sanno chi sono e cosa ho fatto nel corso di questi anni in Abruzzo, che non è la mia terra di origine ma quella in cui ho scelto di vivere e che difenderò sempre”.
Così Vanna Andreola, storico dirigente della Regione Abruzzo, ora in pensione, campana di origini ma aquilana di adozione, candidata nelle file di Demos alle regionali in programma il 10 marzo, capolista nella lista progressista a sostegno di Luciano D’Amico, candidato alla Presidenza del centrosinistra.
“In questi anni sono diventata una fiera sostenitrice dell’Abruzzo – spiega Andreola -, qui ho ricoperto vari incarichi come quello di segretario comunale in diversi comuni della provincia dell’Aquila, che ho girato in lungo e in largo, sono diventata dirigente regionale occupandomi dei fondi europei, ruolo che mi ha consentito di conoscere bene tutta la regione, facendo programmazione, analizzandone i punti di forza e debolezza”.
A tal proposito, osserva Andreola, “Ripartirei dal rivedere la programmazione dei fondi, perché in questi anni abbiamo visto che è stata spesso lasciata al caso e non partendo dalle analisi e dai bisogni dei territori ma dai desiderata dei soggetti che potevano essere interessati. Partendo dai punti di forza e debolezza del territorio credo che i fondi europei e in generale tutti i finanziamenti a disposizione della Regione, debbano essere finalizzati a svolgere un’attività di sviluppo”.
Per Andreola i primi temi da affrontare sono quelli che riguardano l’occupazione e il sociale: “Tra le tante opportunità c’è quella del fondo europeo Fse, che ci consente, ad esempio, di finanziare asili nidi o case per gli anziani. Un punto di partenza fondamentale per ripopolare le aree interne, permettendo così alle giovani coppie di restare a vivere e lavorare nei paesi dell’entroterra e nei nostri splendidi borghi che meritano maggiore attenzione”.
Da Abruzzoweb
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