Roma, Ciani (DEMOS): “Primarie indispensabili, ci saremo con la concretezza del messaggio cristiano”
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21 Febbraio 2020
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Demos ci sarà alle primarie del centrosinistra a Roma, sempre se queste si faranno. È questa l'indicazione arrivata la scorsa settimana dall'assemblea nazionale del movimento. Democrazia Solidale più che una forza “centrista”, si va caratterizzando come un partito di centrosinistra con l'ambizione di rappresentare una nuova sintesi tra valori cristiani e una politica sociale progressista. Un punto di vista che il gruppo dirigente ha intenzione di far valere in ogni possibile momento di discussione e confronto, a cominciare dalla Capitale dove “in molti ci chiedono di essere presenti nella competizione con un nome autorevole”. Una sfida che Demos vuole fare a partire dai contenuti, mettendo al centro del dibattito i temi che gli sono più cari, a cominciare dalla tutela delle famiglie e le politiche sociali.
“Le primarie del centrosinistra sono indispensabili. La sfida per Roma sarà difficile e oggi più che mai è necessario che partiti e società civile arrivino uniti all'appuntamento elettorale, e per farlo c'è bisogno di discutere e incontrarsi. – spiega Paolo Ciani, consigliere regionale e coordinatore di Demos – Le primarie in questo senso non sono solo una competizione interna, ma soprattutto l’apertura alla città, la scrittura di un programma e la condivisione di un linguaggio comune, ci devono unire non dividere, al di là di chi poi sarà scelto dai nostri elettori come migliore candidato sindaco. Sono un esercizio di lealtà e di costruzione di un minimo comune denominatore”.
Di nomi e possibili candidati già ne circolano fin troppi in queste settimane, quando al voto manca più di un anno e il principale azionista dell'alleanza, il Partito Democratico, deve affrontare a breve un congresso annunciato come di apertura e novità dal segretario Nicola Zingaretti. Tra i nomi che circolano con più forza, tra smentite, conferme e verifiche, quello di Carlo Calenda. “Apprezzo molto le qualità di Calenda. Ma un sindaco non è solo un manager… – ragiona Ciani – I nomi certo sono importanti, ma ancora più importante secondo noi è il protagonismo di chi in questi anni a Roma ha sofferto e resistito al declino della città”.
Una sfida quella di Roma che per Demos si articola nello stesso momento su due piani: “C'è la contingenza di risolvere le tante emergenze che affliggono la città, ma farlo è impossibile senza ridare un orizzonte di senso al ruolo di Roma in Italia e non solo. L'universalismo cristiano di cui siamo portatori siamo sicuri che potrà essere fondamentale per ridare una visione al futuro della città”.
E a mostrare l'impegno di Demos per Roma è significativo l'evento di chiusura della campagna elettorale di Roberto Gualtieri, candidato alle elezioni suppletive del prossimo 1 marzo. Il ministro dell'Economia ha dato appuntamento venerdì 28 febbraio febbraio in piazza di Santa Maria in Trastevere, a due passi dalla Comunità di Sant'Egidio. Al suo fianco Pietro Bartolo, il “medico di Lampedusa”, eletto come europarlamentare indipendente nelle liste del PD e rappresentante proprio di Demos.