Roma, 12 febbraio 2025 – “Di fronte alle scelte della Regione e del Governo in merito alla gestione dei medici di base non si può restare indifferenti o in silenzio” afferma il capogruppo capitolino di Demos Sandro Petrolati, medico cardiologo. “Il rischio concreto è che nel 2026 migliaia di famiglie siano prive del medico di famiglia.

Condivido l’esigenza che siano rispettati i criteri di vicinanza degli studi medici ai cittadini, in quanto favorisce la conoscenza non solo delle problematiche di salute, ma anche dei contesti sociali ed ambientali. Aderisco convintamente quindi alla protesta dei medici di medicina generale perché la riforma proposta, finirà solo con l’allontanare i pazienti dal proprio medico, privandoli delle cure giuste e di una figura di riferimento conosciuta.

La spersonalizzazione dell’approccio proposto è così evidente che si esprime già nella mancanza di dialogo con i sindacati dei medici, a cui questa riforma viene semplicemente imposta dall’alto” conclude Petrolati.