Roma Today | Oltre il piano freddo: l’obiettivo del Campidoglio è 1000 posti letto entro il 2026


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14 Dicembre 2022


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Presentate le azioni che Roma ha già iniziato a mettere in campo: incremento dei centri notturni h24, nuove risorse economiche, implemento dei servizi esistenti e ampliamento dell'offerta

Andare oltre l'emergenza, rendendo sistematica e strutturale l'accoglienza dei senza dimora a Roma. E' questo l'obiettivo principale del Comune, che tra meno di due anni ospiterà milioni di pellegrini e turisti in occasione del Giubileo e deve affrontare una presenza di circa 10.000 senza dimora. Il nuovo piano, illustrato in Campidoglio il 13 dicembre, punta ad arrivare a 1.000 nuovi posti entro la fine del mandato. 

Obiettivo 1.000 nuovi posti letto entro il 2026

Posti letto permanenti, circa 200 ogni anno con i primi 12 mesi dell'amministrazione Gualtieri che, numeri alla mano, ha registrato un incremento di 330 unità dal 1° novembre 2021 al 1° dicembre 2022, cioè da 719 a 1.049. I numeri sono stati snocciolati dal sindaco Roberto Gualtieri nella Sala delle Bandiere, al fianco dell'assessora alle politiche sociali e della salute Barbara Funari. La previsione che viene fatta dall'amministrazione è che entro la fine dell'anno saranno 1.149 i posti letto e nel giro di un ulteriore mese, quindi entro il 31 gennaio 2023, ce ne siano 1.252, con un incremento del 74% rispetto a un anno fa.

Attenzione anche a padri separati e a chi ha un animale

"Ma quello su cui puntiamo non è solo un incremento quantitativo bensì qualitativo - ha spiegato Gualtieri -. Quello presentato oggi, infatti, è un piano che va oltre l'emergenza freddo e si pone di rafforzare le politiche di accoglienza con risposte di lungo periodo e per tutto l'anno. L'obiettivo è ambizioso: è la presa in carico di ogni persona senza dimora con strutture adeguate alle varie situazioni, quindi per ospitare singoli, interi nuclei familiari o anche persone con animali di compagnia". E' proprio questo il tema: fino ad oggi i centri d'accoglienza non hanno risposto alle esigenze sempre più varie di chi vive in strada da sempre o ci finisce in seguito a difficoltà economiche e abitative inattese: padri separati, madri con bambini, donne vittime di violenza fisica e psicologica, persone con animali d'affezione.

Pnrr e fondi europei per sostenere il piano accoglienza

Un piano che già viene finanziato con fondi del Pnrr (9 progetti per l'housing first, 9 progetti per nuove stazioni di posta), fondi comunali e fondi europei che nel complesso ad oggi vedono una dotazione di 30,5 milioni di euro (metà fondi ordinari e l'altra metà vincolati), con altri 15 milioni di euro provenienti dal PON Metro 2021-2027 (ma non tutti destinati all'accoglienza dei senza dimora) e 28 milioni di euro dal PON Inclusione, anche qui non tutti per i senza dimora essendoci anche fondi da stanziare, tra le altre cose, per il reddito di cittadinanza. 

Gualtieri: "Terzo settore protagonista"

 "Stiamo costruendo - ha aggiunto Gualtieri - percorsi di uscita dal disagio e dalla povertà estrema. Voglio sottolineare anche il protagonismo del Terzo settore: per la prima volta le linee di indirizzo sono il frutto di un lavoro di concerto e di condivisione con un numero molto alto di soggetti, circa 30, in arrivo da questo mondo. Senza di loro non riusciremmo ad attuare questo nuovo paradigma".

L'ordinanza gelo del Sindaco e le tensostrutture per i senza dimora

Un'altra novità del Piano è contenuta in una ordinanza, appena firmata dal Sindaco, che prevede l'attivazione di una "task force" guidata dall'assessora Barbara Funari in caso di emergenza gelo o neve: in tal caso, quando le temperature saranno particolarmente rigide in base a quanto previsto anche dalla Protezione Civile, il Campidoglio attiverà una serie di interventi tra i quali la realizzazione di tensostrutture riscaldate. Una soluzione che già a dicembre 2021 veniva paventata da Funari in un'intervista a RomaToday. Non si verificheranno più le aperture delle stazioni metro di notte per ricoverare i senza dimora, pratica già messa da parte dalla precedente amministrazione: "Non è una soluzione che riteniamo utile - risponde l'assessora Funari - perché non forniscono un'accoglienza continuativa come sarebbe necessario, riattivandosi alle 5 del mattino".

I beni confiscati alla mafia per i senza dimora

Un altro obiettivo che si prefissa l'amministrazione è quella di coordinarsi con il dipartimento patrimonio e l'assessorato di riferimento per individuare i beni immobili da utilizzare "inclusi quelli sequestrati alla criminalità organizzata", fanno sapere Gualtieri e Funari. Una strategia non di impatto immediato, ovviamente, ma che nel tempo dovrebbe garantire l'attivazione di ulteriori spazi d'accoglienza, da mettere a bando, per ampliare l'offerta comunale a chi si trova a vivere in strada. 

Roma Today